Testimone silenzioso di un’Italia in divenire, la bandiera italiana cucita nel 1860 da Dorinda De Sanctis per la visita di Re Vittorio Emanuele II a Chieti ha attraversato la storia ed è tornata a parlare alla comunità.
In un clima di grande partecipazione, il 24 giugno 2024 il viaggio della bandiera è iniziato tra le strade di Lettomanoppello dove Paola De Sanctis Ricciardone, erede della famiglia legata a Palazzo De Sanctis, è stata accolta con calore dal sindaco Simone Romano D’Alfonso, dalla presidente della Fondazione Palazzo De Sanctis Silvia Elena Di Donato, dall’esperta di storia locale Sandra De Felice, dal Comandante della stazione dei Carabinieri Mauro Chiavaroli e dall’on. Luciano D’Alfonso che con questa donazione muove il primo passo verso la realizzazione di un “giacimento di elementi” storici al fine di facilitare la memoria e l’identificazione collettiva.
Da Lettomanoppello la bandiera ha proseguito il suo cammino fino a Chieti accolta dal sindaco Diego Ferrara, dal vicesindaco Paolo De Cesare e dal presidente del Consiglio comunale Luigi Febo. Qui, in una cornice di grande festa, si è tenuta la cerimonia ufficiale di consegna della bandiera dove autorità, studiosi e cittadini hanno condiviso un momento carico di emozione e di consapevolezza storica.
La bandiera trova oggi la sua casa presso Palazzo De Sanctis, “la dimora più consona” spiega Paola De Sanctis Ricciardone “in quanto luogo pubblico con finalità istituzionali che la possano rendere fruibile a una platea ampia di studenti, visitatori, studiosi e cultori della storia patria”. La bandiera torna dunque tra la gente, portando con sé il racconto di una nascente Italia e di un popolo che, oggi come allora, promuove il valore della cultura come fondamento della comunità.
La prof.ssa Paola De Sanctis Ricciardone, discendente della famiglia gentilizia che fece costruire palazzo De Sanctis a Lettomanoppello, ha consegnato nelle mani dell’on. Luciano D’Alfonso la bandiera dell’Italia cucita dalla sua prozia Dorinda De Sanctis in occasione della visita a Chieti del re Vittorio Emanuele II il 18 ottobre 1860.
La donazione ha rappresentato il culmine della visita istituzionale che si è tenuta a Lettomanoppello e a Chieti, nei due palazzi edificati dagli avi di Paola De Sanctis Ricciardone. Nel borgo della Maiella la docente – che oggi vive a Roma – è stata accolta dal sindaco Simone Romano D’Alfonso, dalla presidente della costituenda Fondazione Palazzo De Sanctis Silvia Elena Di Donato, dall’esperta di storia locale Sandra De Felice e dal comandante della stazione dei Carabinieri Mauro Chiavaroli. La visita è poi proseguita a Chieti, insieme al sindaco Diego Ferrara, al vicesindaco Paolo De Cesare e al presidente del Consiglio comunale Luigi Febo.
“Ringrazio molto la prof.ssa De Sanctis Ricciardone – ha detto l’on. D’Alfonso – per aver accolto la mia richiesta istituzionale di ricevere per uso collettivo, educativo e di coltivazione della memoria la bandiera italiana tricolore con lo stemma sabaudo che la sorella del nonno di suo nonno, signora Dorinda, protagonista dell’accoglienza del re Vittorio Emanuele nella città di Chieti il 18 ottobre 1860, cucì e fece sventolare dal proprio balcone in segno di saluto per il re, per l’Italia in cammino e per le ragioni del territorio, quale rappresentazione del sentimento patriottico che aveva dentro il suo animo e che testimoniava con pieno convincimento. Quella bandiera verrà collocata nello spazio dedicato all’on. Giovanni De Sanctis all’interno di palazzo De Sanctis a Lettomanoppello”. A tal proposito D’Alfonso ha specificato: “Coinvolgeremo la soprintendenza per fare sì che la conservazione sia la migliore possibile e con i materiali più adatti. Faremo in modo che sia accompagnata da didascalia, utilizzando la tecnologia migliore e la bravura che una guida professionale, ivi stabilita, offrirà quotidianamente a studenti e turisti. L’obiettivo è di sistemare all’interno dell’edificio e nelle sue immediate prospicienze un giacimento di elementi che provengano dalla storia e che facilitino la memoria e l’identificazione collettiva in linea con quanto stabilito dal Ministero della Cultura con il decreto numero 10 del 22 febbraio 2024”.
Al termine della visita, la prof.ssa De Sanctis Ricciardone ha commentato: “Credo che la sede di palazzo De Sanctis a Lettomanoppello sia la dimora più consona per la bandiera, in quanto luogo pubblico con finalità istituzionali che la possano rendere fruibile a una platea ampia di studenti, visitatori, studiosi e cultori della storia patria. Ho piena fiducia che la possiate conservare e valorizzare come un prezioso bene museale, accanto ad altri cimeli di storia locale. Mio padre, nonostante fosse di Chieti, mi diceva sempre di ricordare che la nostra famiglia aveva in realtà le sue radici a Lettomanoppello. Spero con la mia donazione di aver rispettato anche quel suo monito”.
Guarda su youtube: https://youtu.be/MJQyE3-rsOw
Fonte Rete8: https://www.rete8.it/cronaca/lettomanoppello-custodira-la-bandiera-della-visita-del-re/